9 ottobre 2009

Sono anch'io un poveretto, ma oggi sono grato

Il cofanetto dedicato a De Gregori e' superlativo.
E, per quanto mi riguarda, non solo per la musica in esso contenuto.
La lettura del libretto, "accompagnato" dall'ascolto del gran disco, è piacevole e superba.
Chiaramente si provoca, visto che Rimmel e' un album capolavoro..
Mi ha creato un certo imbarazzo solo andare in giro con quello scatolone gigante.. ma l'insieme e' notevole. Benchè --mi si perdoni-- non so se De Gregori avrebbe meritato tutto quello spazio nella mia libreria. Paolo Vites invece sono sicuro di sì.
In fondo quello che metti in libreria dice chi sei e a cosa tieni, no?
Già Vites ci aveva viziato (ascolto + lettura) con il suo libro "Bob Dylan 1962-2002. 40 anni di canzoni" unico nella sua piacevole, scorrevole quanto precisa e profonda lettura di disco-per-disco e canzone-per-canzone.
Una manna per chi ama ascoltare musica con orecchie, occhi e tutto sé stesso.
E questo libro su "Rimmel" si conferma nella migliore vena del giornalista, con le domandi semplici ma lontane mille miglia dalla banalità (banalità tipica delle domande cui siamo abituati, come fastidiose molliche digerite di pane).
Approfondimenti originali e unici ma lontani mille miglia dalla pedanteria saccente.
Per ovviare alla occupazione di spazio nella libreria, dovrò appiccicare un'etichetta ("Paolo Vites") sopra il box ;-)



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La seconda notizia, è che ieri pomeriggio mi si e' sciolto un grosso nodo di tensione..
Il disco di natale di nonno Bob, "Christmas in the Heart" e' veramente fiko.

Vi confesso che ero piuttosto stressato quando ho schiacciato play... invece..
Il disco è quanto mai poco banale ma altrettanto piacevolissimo (The Christmas Song, Christmas Island), toccante (Winter Wonderland, O' Little Town Of Bethlehem), con alcuni momenti altissimi (The Christmas Blues, I'll Be Home For Christmas, Little Drummer Boy) e un paio di canzoni da sballo (Here Comes Santa Claus, Must Be Santa)
La cosa ancora più incredibile è che il disco è cantato benissimo.
Con devozione.
Il che rende grandiosa la voce gracchiante di Dylan che riporta sulla terra anche quelle angeliche background voices scese direttamente con gli angeli a svegliare i pastori, ma dolcemente.
Qui si canta parola per parola, si è presenti a quello che succede (ascoltare per credere il parappa-pa-pa su Little Drummer Boy).. altro che voci estremamente curate piene più di sé stesse che del Natale.
Porca miseria.. potrei aver finalmente trovato un disco di natale che amerò.. che è merce assai rara..

Sono grato.
Amen (come finisce anche il disco)

6 commenti:

Maurizio Pratelli ha detto...

ma questo blog è il primo fanclub di Vites! Come ci si iscrive? Confesso qui, paolo non se ne ricorderà, che molti anni fa gli scrissi una mail perchè non ero d'accordo con una sua recensione Il disco non lo dico) e lui mi rispose così: "se son ti piacciono le mie recensioni, non leggerle! Una risposta dylaniana, direi. :-)

Anonimo ha detto...

Ma perchè sulla copertina del disco di Dylan c'è Peppe Stalin?? :-)))

Scherzi a parte. Non ho ancora ascoltato il disco, diciamo che aspetterò per lo meno che sia Avvento...

Su DeGregori, bella l'etichetta :-)

Paolo Vites ha detto...

ah... sei uno di quelli che ho sfanculato, mauri? mi dispiace, ma mica tanto :-)

che disco era, cmq?

(di solito non mi incazzo per le critiche, ma per il tono, e mi sembra strano che tu abbia usato "quel" tono, you know what I mean

sì, io finanzio qs blog, fra poco lo chiameremo ForzaVites

ihihi

RagmanDrawcircles ha detto...

ammetto di leggere poco, e quindi vado mirato sul sicuro.. :-)

oggi ero di manica larga per via del sollievo provato all'ascolto del Bob natalizio.. :-)

cheers

anna ha detto...

hei christmas!
l'ho ascoltato tutto ieri in macchina con la Vites family (tornando da un fine settimana strepitoso al mare) e con lo sfondo di un tramonto stile California... bellissimo

muchas gracias
ciao!

Maurizio Pratelli ha detto...

vedo solo ora paolo. è facile era gold del ruo amico Ryan. :-)