25 gennaio 2009

I saw the llight

Non e' un errore, la canta proprio cosi'.

Mi sono rassegnato. Adoro la musica americana, country, folk. Massi' anche il bluegrass, ma preferisco canzoni che non superino le prime due-tre decadi del 900. Chitarra e voce. Nude. Crude. Quando in 2 minuti, con sole sei corde di metallo e due corde vocali dovevi cantare tutto quello che in una vita non riesce a stare: l'incontro con due occhi che ti entrano nell'anima, il tuo cuore che esplode per un sorriso, il dolore che non si lenisce per una partenza, la tua ombra riflessa negli occhi della signora che non perdona, il fischio del treno, vedere il bene e fare il male, la presenza celata nella nebbia, il perdono, l'abbraccio con un amico ritrovato, il mistero di un figlio.

Non e' una scoperta nuova, lo so da tanto. Ho sognato a lungo il cofanetto della Anthology of American Folk Music e consumato The Unbroken Circle. Trovo magnetiche anche le vecchie voci rotte dall'eta', che immagino abbracciare una chitarra o un banjo sotto il portico in qualche terreno del Kansas. (Cosa che, fra l'altro, mi fa' perdonare un pochino la voce del vecchio Bob).
E amo chi ne riprende l'essenza: come Dylan quando canta This Old Man, Give My Love To Rose fatta da J.Cash, Frankie fatta da Beth Orton e Henry Lee da Nick Cave, The Band, ...

Venerdi' scorso mi sono divertito a preparare un breve CD per mia figlia visto che a scuola, per imparare le decine, stavano organizzando una caccia alle pepite e andavano vestiti da cowboy.
Nel CD sono finite sette canzoni e chiaramente potrei rifarne altri 100 con tutte combinazioni diverse..
Scelta non facile in una sera, e dovendo mischiare cio' che amo con musiche che potessero piacere a bambini di prima elementare --tralasciando, ahime, la mia vena piu' 'triste'-- , scegliendo tra canzoni che avessi gia' avuto modo di farle sentire e di raccontarle (cosa che mi da enorme soddisfazione) e tra quanto avevo disponibile al volo in una sera.

Della tracklist sono in ogni caso soddisfatto ed e' la seguente:
1. Keep On The Sunny Side (The Whites, O Brother Where Art Thou )
Splendido squarcio sulla depressione anni 20, reso alla grande nel film.
2. Red River Valley (da Mickey's Top 40 Tunes :-)
Gran classicissimo. Amo questa canzone anche perche' mi fu cantata da un carissimo amico americano la sera che dovevo ripartire per l'Italia. Dopo qualche giro di birra e un po' di vodka, eravamo un po' alticci per l'emozione e con la chitarra in mano abbiamo ripetuto quanto fatto qualche mese prima la notte della nascita di sua figlia, e abbiamo cantato canzoni straccia-cuore fin quasi all'alba (da Napoli al Colorado). Nonostante i vapori dell'alcool ho la fotografia nitida di quella sala come fosse ieri.
3. Diamond Joe (B.Dylan, Masked & Anonymous)
Non so neanche cosa dica, ma so che mi si e' aperto il cuore quando mia figlia in macchina ha esclamato "papa' mi rimetti quella bellissima canzone su Joe di Dylan?"
4. I Saw The Light (H.Williams)
Quando canta "I Saw the llight" (con due o tre 'l') si sente che non sa piu' come mettere tutto il cuore in cio' che canta.
5. I Find Jesus (The Nitty Gritty Dirt Band, Will the Circle Be Unroken III)
Gran canzone, allegra e diversa per dare le varie tonalita' di questo genere di musica.
6. Mama's Opry (IrisDeMent con NGDB, idem vol III)
Questa e' splendida. Ha una ambientazione da favola. Una favola polverosa, of course, mentre ballano sulle assi di legno. Una lode alla mamma che confessa con gli occhi lucidi di sognare di cantare un giorno alla Grand Ole Opry (stardome del country), mentre la figlia si rendera' conto che la vera Opry era in casa loro mentre cantavano davanti alla radio o stendendo i panni.
7. Pay Me My Money Down (B.Springsteen, The Seeger Sessions)
Chiaro che Springsteen non c'entra niente con questo post.. ma The Seeger Sessions e' un gran disco ed uno dei pochi dischi di springsteen che riascolto in continuazione. Finale forte, e poi i miei figli adorano soprattutto questa canzone e la sanno tutta.

Poi la volta che ho sentito Red River Shore... ma di quello ho gia' scritto.

14 gennaio 2009

Gotta Serve Somebody

"Un ambasciatore di Inghilterra o di Francia". Così inizia la straordinaria canzone che ha l'ulteriore merito di introdurci in quella che sarà una nuova sfida di Dylan al mondo. Una sfida tutta particolare, quella della sua conversione al cristianesimo, musicalmente espressa in una trilogia di album tra il 1979 ("Slow Train Coming", in cui compare appunto Gotta Serve Somebody, quindi "Saved" nell'80) e il 1981 ("Shot of Love").
"Puoi essere un ambasciatore / un giocatore d'azzardo / un campione dei pesi massimi".
Inizia un po' alla lontana, con figure distanti da chi ascolta, forse per introdurre più morbidamente il terribile messaggio che deve dare: "Se non servi Dio servi il demonio", non c'è una terza scelta.
E' solo quando sorge dal sottosuolo il coro di voci ad eco del secondo ritornello che si mette a fuoco il senso di inquietudine: la batteria inesorabile, il basso che incalza, il fatto che un certo modo di fare musica "scalciando su di un palcoscenico" (stage) fa rima con "avere delle donne in gabbia" (cage), si mettono a fuoco le liriche che non lasciano scampo, sospirate con una sillabazione di rara chiarezza.
La scelta intanto (Dio o il diavolo) si avvicina:
"Puoi essere un soldato / Puoi essere ricco o povero / un muratore / un barbiere".

Qualunque cosa tu faccia "Che ti piaccia vestire cotone o seta / Che tu beva latte o whiskey" o porti tutta la domanda del destino o ti allontani di un passo dal tuo cuore.

La canzone, presentata live negli anni, oscillerà tra la potenza della certezza di poggiare su di una roccia e versioni che invece sottolineano l'inquietudine di fronte a questa possibilità sempre aperta.


"Attenzione! Pericolo di vita o di morte. Sempre"
Così amava provocarci Andrea, un carissimo amico, pur nelle cure chimioterapiche, traboccante di vita.

Puoi essere un muratore che tira su una casa,
puoi vivere in una lussuosa residenza o sotto un ponte,
puoi possedere delle armi o perfino dei carrarmati,
puoi essere il padrone di case altrui o puoi anche possedere banche

Può piacerti vestire cotone o vestire seta,
può piacerti bere whiskey o può piacerti bere il latte
può piacerti mangiare caviale o mangiare pane,
puoi dormire per terra o su di un letto a doppia piazza

Ma devi servire qualcuno, proprio così,
devi servire qualcuno,
Può essere il demonio o può essere il Signore
Ma devi servire qualcuno




Pubblicata su "Slow Train Coming", 1979

(Giorgio Natale, "Help! Il grido del rock")