Ieri sera una serata che sara' impossibile dimenticare.
Come non ripensare tutta notte ai 90,000 fedeli (nel senso di fan, ovviamente) che rimangono incollati ad ascoltare l' Ave Maria che chiude il concerto, sotto quel palco che --dice qualcuno-- ricorda cosi' tanto la cattedrale di barcellona, la Sagrada Familia?
Sono arrivato a s.siro moderatamente gasato: preoccupato per le condizioni vocali di bono, contento di rivedere mia moglie e di farle un regalo, pieno comunque di aspettativa (per quanto esplicitato da P.Vites in questo articolo: Paolo Vites su ilsussidiario.net).
L'atmosfera (salamella e salsiccia con rapporto peso/prezzo equivalente allo zafferano..) e' di festa, si capisce subito.
I supporter fanno due gran pezzi, l'audio e' sorprendetemente eccellente e lo stadio gia' quasi pieno saluta e batte le mani. I soliti cafoni in piedi alla balustra non riescono a rovinare il senso di attesa.
Le luci si spengono e comincia un'ora di rock a ritmo devastante. Davvero tirato, non me l'aspettavo.
Highlights assolute: il medley I Still Havent Found + Stand By Me e poi, dedicata a Michael Jackson, il medley Angel of Harlem + Man In The Mirror.
Al culmine della esaltazione chiama sul palco la figlia, per festeggiare il suo compleanno e le dedica Party Girl. Party Girl! Sono tornato indietro di 15 anni.
Devo sedermi (completamente sudato, of course). Anche Bono accusa e per un paio di pezzi non riesce a controllare appieno la situazione, non riesce a chiudere le canzoni che pure canta "a cappella" con il pubblico.
A questo punto passa al dunque: il rosario esce da sotto la maglietta e introduce la dedica della serata: Aung San Suu Kyi, prigioniera politica del Burma dal '90.
Interpellando ciascuno di noi, come non fossimo in 90,000 ma in 10: cosa stai facendo tu per la giustizia?
Arriva addirittura l'esortazione a Berlusconi perche' mantenga la promessa sul debito: non e' troppo tardi, ci sono 3 giorni prima del G8. E gli dedica "One" (meriterebbe solo per questo!)
Come ha detto prima di Beautiful day: sono tempi difficili, quindi ogni momento vale tutto (vale l'eternita').
Pride, Sunday bloody sunday con le parole in arabo su sfondo verde, With or without you.. ce n'e' per tutti.
La voce, che troppo spesso era rimasta un po' coperta dal suono, viene invece fuori con prepotenza e grazia splendente sulla commovente chiusura con Moment of Surrender.
Effetti spettacolari, scenografia esagerata. Ma che sembra naturale. E' infatti talmente chiaro che il "punto" della serata non e' lo spettacolo fine a se stesso, che questi effetti scenografici non sembrano "esagerati". Gli U2 si esprimono cosi', non scendono a compromessi sono sempre un passo avanti.
L'abbraccio finale fra i quattro ci ricorda quanto questa band sia particolare, nella fedelta' e nella solidita'. Una band unica, anche in questo.
E poi, come detto, ci lasciano le note dell'Ave Maria a sottolineare che eravamo li' tutti (noi come Bono e i suoi) per una domanda grande, grande piu' del coro di 90,000 voci, grande piu' della struttura del palco che si spinge fino al cielo.
Moment of Surrender
(foto non di ieri sera)
8 luglio 2009
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8 commenti:
è bello vedere che anche tu invecchiando sei ormai obnubilato dal
pregiudizio positivo su ciò che ami
bel post e sempre grandi, grandissimi U2!
peccato non esserci stato, che invidia....
su youtube ci sono già ottime riprese dello show
non sono ubnibilato (...a parte la commozione su Party Girl :-)
avevo aspettative medie, ma mi ricordero' a lungo la serata di ieri.
E c'era un clima da festa degno di.. si, degno di Springsteen.
rag
non voglio far polemiche... ma c'é anche chi é obnubilato dai pregiudizi negativi.. :-))
comunque, si sa, de gustibus...
odio i concerti che sono delle feste
e con van des froos come la mettiamo ? :-)
hey Christmas, ieri è stato paro paro... ma c'ero anche io...
spiazzata, vicino a un ragazzo non vedente che si è goduto la serata (con suo fratello che gli traduceva i testi scritti)
cos'è la musica per la vita...
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